mercoledì 6 agosto 2008

Non pensavo… fosse possibile.

L’età ormai incombe, sogni, mete raggiunte e mete ormai lontane si infrangono sullo scoglio della mia vita, le vicende stanno scandendo inesorabilmente il tempo, i momenti regalati per l’esistenza, dall’esistenza, sono tutti ormai accettati, vengono presi come regali.

La fine del tempo materiale è un conto alla rovescia, si spinge sempre più verso il limite ultimo.

Determinate esperienze segnano la vita, altre passano in sordina, altre escono fuori solo quando un elemento o almeno i tre elementi necessari per il dejavu ti fanno rivivere un momento che sembra vissuto o quantomeno familiare.

Si rincorrono mete, sempre scontenti o almeno sempre desiderosi di avere di più, sarà meglio domani, lo farò domani, domani mi riposo, domani… Il domani si allontana, il domani non ti lascia scampo, il domani potrebbe non esserci.

Ecco che appare nella mia vita un essere indefinito, senziente, lo guardo e mi guarda, mi sorride, sorrido. Vuole la mia mano, forse ora qualcosa di più.

Non posso dargli di più, non devo…

Troppe variabili. Troppi dogmi da infrangere. E’ impossibile. E' solo un ciao ad un sentimento proibito.

2 commenti:

Stella ha detto...

Cà, poi mi spieghi che è successo, visto che non ho letto niente di positivo in queste righe...
Bacetto
Stella

Anonimo ha detto...

“La fine del tempo materiale è un conto alla rovescia[…]”… hai ragione è davvero un conto alla rovescia, passa il tempo e non te ne accorgi, passano gli anni e si danno per scontate tante certezze che all’improvviso sono incertezze, tanti traguardi raggiunti con soddisfazione col tempo diventano insipidi ricordi… sono piccola d’età, ma la mia testolina va oltre gli stereotipi. Alcune tue sensazioni le ritrovo anche io nella mia vita… il domani cosa è??e l’oggi?? E ieri cosa era?? Se fosse tutto un’illusione??
Sant’ Agostino rispecchia perfettamente la mia idea di tempo:
“Il tempo percepito dagli uomini è un eterno presente, ovvero, se si può affermare che il presente esiste indubbiamente, non così per il passato e per il futuro, i quali non sono altro che proiezioni dell'animo umano. L'uomo, infatti, vive il passato come ricordo e il futuro come anticipazione, mentre il presente che vive lo percepisce intuitivamente come un reale continuativo e contingente...”.
Sono anche dell’opinione che non dobbiamo sprecare ore a trastullarci in vane attività, il tempo è denaro... e un pomeriggio con una persona che ti fa stare bene non è tempo perso, è tempo guadagnato… uno sguardo sognante, un sorriso felice, una lacrima asciugata, una carezza e tante emozioni. sono proprio queste le cose per cui vale la pena vivere.. ti voglio bene