martedì 12 agosto 2008

Da una Mail... simpatica

Ti accorgi che vivi nel 2008 quando:

1. Per caso batti la tua password sul microonde
2. t'accorgi che sono anni che non giochi al solitario con carte vere
3. hai una lista di 15 numeri di telefono per chiamare una famiglia di 3 persone
4. mandi una mail al tuo collega che ha la scrivania di fianco alla tua
5. hai perso contatto con i tuoi amici perchè non hanno indirizzo e-mail
6. arrivi a casa tua dopo una lunga giornata di lavoro e rispondi al telefono come se tu fossi ancora all'ufficio
7. fai lo zero sul tuo telefono di casa per prendere la linea
8. sei al tuo posto di lavoro da 4 anni ma hai lavorato per 3 imprese diverse
10. tutte le pubblicità tv hanno un indirizzo web giù sullo schermo
11 . vai in panico se esci da casa tua senza il tuo cellulare e torni indietro per riprenderlo
12. ti alzi la mattina e la prima cosa che fai è accendere il computer prima di bere un caffè
13. stai leggendo questo testo, sei d'accordo e sorridi
14. peggio ancora, sai già a chi rimandare questa e-mail
15. sei troppo occupato per accorgerti che non c'è il numero 9 in questa lista
16. subito guardi il messaggio per vedere se c'è o no il numero 9 nella lista

lunedì 11 agosto 2008

Una canzone.

Non mi piace fare il copia e incolla di qualcosa, le due volte che l'ho fatto era solo per evitare la lungaggine di qualche intro ad argomenti a me cari. Questa volta ricopio una canzone che, ieri sera, tornando da una località di mare, ho "ascoltato" attentamente. Non avevo mai fatto caso alle parole, che calzano perfettamente al rapporto di amicizia che ho con una persona. Ho scaricato il testo da un sito e l'ho riletta con attenzione, è molto bella, al di la del significato di ogni parola, traspare un notevole altruismo, raro in questi tempi.


Ti lascerò andare
ma indifesa come sei
farei di tutto per poterti
trattenere
perché dovrai scontrarti
con i sogni che si fanno
quando si vive intensamente
la tua età
Ti lascerò provare
a dipingere i tuoi giorni
con i colori accesi dei tuoi anni
ti aiuterò a sconfiggere
i dolori che verranno e
che saranno anche i più grandi
degli amori che ti avranno
e lascerò ai tuoi occhi
tutta una vita da guardare
ma è la tua vita e non trattarla male
ti lascerò crescere
ti lascerò scegliere
ti lascerò anche sbagliare
ti lascerò
ti lascerò decidere
perché sarò al tuo fianco
piuttosto che permettere
di dirmi che sei stanco
lo faccio perché in te
ho amato l'uomo e il suo coraggio
e quella forza di cambiare
per poi ricominciare
e quando avrai davanti agli occhi
altri due occhi da guardare
il mio silenzio lo sentirai gridare
ti lascerò vivere
ti lascerò ridere
ti lascerò ti lascerò
e lascerò ai tuoi sorrisi
la voglia di scoppiare
ed il tuo orgoglio lo lascerò sfogare
ti lascerò credere
ti lascerò scegliere
ti lascerò ti lascerò
ti lascerò vivere
ti lascerò ridere
ti lascerò ti lascerò.

;)

venerdì 8 agosto 2008

Il Feedback... e la Vetrina.

Uau... espressione di gioia, si la gioia mi pervade almeno in questo momento.
Ho ricevuto per sms tre feedback positivi che alimentano il mio ego narcisista e non ultimo la mia insicurezza e timidezza celata magicamente agli altri, ma profonda e radicata in me.
Si questi sms mi hanno dato del carburante, che in questo periodo, pregno di conflitti interni, ti da la forza di pensare ad altro e giustificano almeno i pochi minuti che dedico, ormai, a questo blog.
Inaspettatamente una persona a me molto, ma molto cara, meditativa, tranquilla, solare, bella nell'anima, mi ha ricordato ad un pranzo, quello che "avevo" fatto per lei. Mi dispiace, non lo ricordo, lei invece lo ricordava. Segno positivo che determinate azioni le faccio spontaneamente.
Di quel periodo con lei, ricordo solo una violenza che le feci. Era mattina, era tardi, avevamo insieme un appuntamento al quale non potevamo tardare, valeva per il nostro avvenire. Guidai come un folle per le vie della mia città per giungere a destinazione, la mia guida, insicura per lei, le ha forse lasciato un ricordo indelebile negativo. Ti chiedo scusa oggi.
Il pranzo frugale vicino il luogo di lavoro a base di pizza, forse il secondo in questi ultimi quindici anni, mi ha permesso di cogliere le sue espressioni, le sue movenze che non hanno disatteso per nulla ciò che penso di lei.
E' per questo che ho deciso dopo non pochi pensieri di fornirgli l'indirizzo di questo blog, ora sono almeno cinque persone che associano i pensieri scritti, alla persona.
Per questo ho deciso di aggiungere "Vetrina" al titolo di questo post. Questo diario on line che saltuariamente aggiorno, per molti potrebbe apparire una vetrina, non lo è e lo spiego subito: arbitrariamente, il mio cervello, scarta informazioni che nell'immediato non sono importanti per quel momento, i pochi neuroni attivi del mio cervello, si riempiono di informazioni tecniche indelebili, vuoi per il mio lavoro, vuoi per lo spiccato interesse, lasciando poco spazio per tutte le altre informazioni. Ecco qui la necessità di scrivere i pensieri più che altro per ricordarli io.
Ma talvolta è vano, anche ora, rileggendo qualche post, faccio fatica a pensare di averlo scritto io. Servirebbero delle note "nascoste" per associare pensieri "di collegamento" ad ogni post.
Sono un casino.
;)

mercoledì 6 agosto 2008

Non pensavo… fosse possibile.

L’età ormai incombe, sogni, mete raggiunte e mete ormai lontane si infrangono sullo scoglio della mia vita, le vicende stanno scandendo inesorabilmente il tempo, i momenti regalati per l’esistenza, dall’esistenza, sono tutti ormai accettati, vengono presi come regali.

La fine del tempo materiale è un conto alla rovescia, si spinge sempre più verso il limite ultimo.

Determinate esperienze segnano la vita, altre passano in sordina, altre escono fuori solo quando un elemento o almeno i tre elementi necessari per il dejavu ti fanno rivivere un momento che sembra vissuto o quantomeno familiare.

Si rincorrono mete, sempre scontenti o almeno sempre desiderosi di avere di più, sarà meglio domani, lo farò domani, domani mi riposo, domani… Il domani si allontana, il domani non ti lascia scampo, il domani potrebbe non esserci.

Ecco che appare nella mia vita un essere indefinito, senziente, lo guardo e mi guarda, mi sorride, sorrido. Vuole la mia mano, forse ora qualcosa di più.

Non posso dargli di più, non devo…

Troppe variabili. Troppi dogmi da infrangere. E’ impossibile. E' solo un ciao ad un sentimento proibito.